Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Deve avere amato Il divo, Pierre Schoeller. Vedi Il ministro. L'esercizio dello Stato e te lo dicono i movimenti di macchina, la composizione del quadro, l'uso di una colonna sonora che fa attrito stordente e traghetta il racconto in territori stranianti. Te lo dice il tono,...
Se sei clandestino, se sei richiedente asilo, non fa differenza, a Frambois. Qui si trova uno dei 28 centri di espulsione per sans papiers della Svizzera. E non fa differenza se la terra della Convenzione di Ginevra è la tua, da 20 anni, se lì sei cresciuto, ti sei sposato, se hai...
18 anni vergine. Se per Romain, maggiorenne neovaccinato e novello innamorato, la prima volta rappresenta un’ossessione, non è per caso. Per i suoi compagni, infatti, la sessualità è una questione d’agonismo: si masturbano in classe, durante le lezioni, si riprendono con gli smartphone, si...
Guardi Il volto di un'altra e vedi la danza pop di forme già viste, movenze da Fellini e quadri da Teshigahara, musical e musicarelli, maschere da Mercoledì delle ceneri, ammicchi a Busby Berkeley sulla strada dei Coen. Occhi a Tarantino e ritmi di Wilder, mire a Buñuel,...
Torna a casa, Lasse: Hallström, dopo anni di premiata melassa hollywoodiana (dagli esiti alterni per la nostra digestione), rientra nella natia Svezia per affrontare il genere che botteghino comanda. Ovvero il giallo poliziesco glaciale, seriosamente disperante, restituito al successo dalla...
1965: quando Pasolini, nelle strade d’Italia per i suoi Comizi d’amore, chiede agli intervistati quali siano i sentimenti che associano a quell’«anomalia sessuale» chiamata «inversione» le risposte sono: «Schifo», «pietà» e, ci si scusi la rima, «compassione». Ovvio dunque che - in...
Il corpo di Jerry emette onde magnetiche che rendono inutilizzabili tutte le vhs del negozio di homevideo dove lavora l’amico Mike. Per soddisfare le pressanti richieste di un’anziana cliente, i due girano in proprio un remake del flm perduto. E poi un altro. E poi un altro. E poi... Nell’...
Finanziato da Absolut Vodka, negoziando la totale libertà creativa di Jonze con il logo che compare nella tagline (A Love Story in an Absolut World) e nei credits del film, I’m Here è la storia d’amore tra due robot nelle rovine di un paesaggio anaffettivo. Perché qui la...
«È meglio un giorno da pecora che 100 da leone» dichiara Renato Zucchelli alla mdp di Marco Bonfanti. Massa corporea ingombrante, volto pacioso, eloquio impacciato. «Sono un pastore», dice. Uno degli ultimi. Il film, piccolo, ironico, affettuoso, offre la possibilità di conoscerlo, Renato,...
Due anni dopo Folder, Cosimo Terlizzi continua a mantenere aperte cartelle di memoria in movimento, accompagnando lo spettatore nella propria vita, offrendo gentilmente e oscenamente le immagini che testimoniano lo scorrere del suo tempo. In un lavorio costante che è privilegio d'...
Ricordati di questo Pedro Costa: del bianco e nero di un realismo allucinato, del romanticismo lirico e pop alla Carax, degli omaggi a Laughton, Malick e Nicholas Ray, di un cinema bruciante che cerca nella fiction le forme per narrare di un Portogallo orfano e malato, delle tare ereditate da...
Se esiste (ed esiste) una poetica minnelliana qui - in questo Eldorado teatrale, in un Technicolor delirante e naïf, dove reale e immaginario si fondono e Gene Kelly no, non può fare a meno di innamorarsi di Cyd Charisse - si trova nella sua forma maggiormente stilizzata, semplificatoria,...
«L’orgoglio del cazzo non ce lo vogliono togliere»: il grottesco nero di immagini sfatte tra urbanità terminale ed erotismo di corpi in calore rende la putrefazione di un sistema: quello patriarcale. «Non c’è libertà a essere differente dal modello». Per Ferreri è un delitto. Per questo impone...
Prima che scocchi il 2001. Odissea nello spazio, De Palma racconta di alieni che condividono il medesimo Dna dell’uomo, semplifica la fantascienza ad apologo ottimista, americanamente romantico, confezione virtuosa di forme abusate. È solo un gioco. Meraviglia hi-tech, mediocremente...
Scriveva Rancière che l’eroe, nei western di Anthony Mann, «non incarna la legge, la terra, l’immagine paterna, ma viene da altrove e va altrove»: figura nel paesaggio (Figures in the Landscape intitola Matteo Pollone il capitolo di un testo dedicato all’argomento) descrive nell’...
Antoine è un relativista di professione, fa l'avvocato e la sua retorica gareggia con la realtà: la decostruisce, la esaspera o l'annebbia, la interpreta e reinventa. Persino la legge è una questione di linguaggio, dunque non c'è nulla a cui credere nell'alta borghesia a cui Antoine appartiene...
Da The Blair Witch Project all’inedito V/H/S, passando per Paranormal Activity, sono una moltitudine i finti reperti cinematografici che celano racconti dell’orrore, storie nascoste e perturbanti, rimossi che tornano perché immortalati da videocamere. Per il cinema horror è, come sempre, una...
La Passione secondo Columbu, in Concorso al 30° Torino Film Festival, è un gesto cinematografico esaltante, arcaico e moderno, insieme locale e globale, terragno e rigoroso. Contemporaneo. Lontano dalla messa in scena piana, illustrativa, del Testo Sacro, Su Re è prossimo alla Messa: il regista...
Come una versione aggiornata di Notte sulla città di Sua Maestà Jean-Pierre Melville, tra i binari che dal crepuscolo portano all’alba, sbandando, sì, ma all’interno delle strade del genere. È il rito di una via crucis recitata con sporca sicumera nel lato oscuro della città. E pare...
Salvatores, non lo avevamo capito, è un dj. Sceglie nel suo archivio cinefilo la traccia indie che preferisce, quella firmata Wes Anderson: teatralità, colori saturi, volti tristi, eleganza pop. E la mixa con i suoi temi, stilemi, feticci. Dallo spettacolo teatrale di Genovesi (in odor di...
Arborescenze di mistero, intorno a un’assenza: strade perdute di un’opera corale, vie e vite che si ritrovano, falsi movimenti. Un girotondo noir in una Sidney desolante, un giallo in cui a rivelarsi è la misura del dolore umano, un teatro di maschere troppo strette sui volti: fanno sanguinare...
«Ero il più grande esperto di palloni volanti alle fiere, finché un giorno [...] accadde un incidente: [...] il vento cambiò e il pallone scese verso il centro di questa città, dove fui acclamato come Oz: il primo mago piovuto dal cielo». Così, in Il mago di Oz (1939), il truffaldino sovrano...
«Il mio augurio a tutti voi, a ciascuno di voi, è che abbiate un motivo per indignarvi. È fondamentale. Quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati. Abbracciamo un’evoluzione storica e il grande corso della Storia continua grazie...
Una donna e ombre dal passato, il Muro di Berlino, l’occhio vigile della Stasi, il desiderio di fuga: questi gli elementi che s’agitano sulla superficie di La scelta di Barbara, uno dei titoli europei maggiormente amati nel 2012, in sala da noi a partire dal 14 marzo 2013. È la prima...
Si dice che gli anni dal 1976 al 1978, quelli che separano il periodo dei melodrammi sociali, brechtiani, didattici (Il diritto del più forte, per esempio) da quello dei sofisticati ritratti femminili, dei solchi della Storia sui volti sfatti di muse sfinite («O vita, o Hanna Schygulla...
Dopo La nave dolce di Daniele Vicari, giunge nelle nostre sale Anija. La nave, documentario che racconta degli esodi albanesi degli Anni 90 verso le coste italiane: fughe di massa, reazioni sfinite dalle chiusure ermetiche del comunismo (1991) o rabbiose contro le inefficenze mafiose e immature...
Perla nera, pietra fondativa del genere slasher, non solo (ovviamente) italiano. Gore barocco ed espressionista, ironico e cruento, intransigente, mai accomodante: un rituale di macelleria, psichedelico ma realista, con dialoghi che dicono che quelle viscere, in fondo, appartengono ad...
Peter Del Monte, autore legato a quegli Anni 80 italiani obliati, percorre in digitale tracce di una vita amorosa, seguendo i passi dolenti che accompagnano un amore alla follia. Con la giusta misura, mette in scena un discorso, non solo amoroso, che intreccia problematiche e punti di...
Saggio in forma di film sulla costruzione del corpo mediale del leader (da presenza in carne e ossa a immagine, poi a Mito statuario), mélo sull’incomunicabilità verso il Potere, messa in scena frontale del fascismo antropologico italiano, vocazione profonda che colonizza la mente del diverso....
Trattato come un oltraggio alla Mostra di Venezia, considerato un neo nella carriera di Vincenzo Marra, L’ora di punta è un racconto morale sul contemporaneo, gemello di L’uomo privato di Greco. E dice, soprattutto, di come l’estetica seriale del cinema mainstream italiano sia...