Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
La Passione secondo Columbu, in Concorso al 30° Torino Film Festival, è un gesto cinematografico esaltante, arcaico e moderno, insieme locale e globale, terragno e rigoroso. Contemporaneo. Lontano dalla messa in scena piana, illustrativa, del Testo Sacro, Su Re è prossimo alla Messa: il regista...
Come una versione aggiornata di Notte sulla città di Sua Maestà Jean-Pierre Melville, tra i binari che dal crepuscolo portano all’alba, sbandando, sì, ma all’interno delle strade del genere. È il rito di una via crucis recitata con sporca sicumera nel lato oscuro della città. E pare...
Salvatores, non lo avevamo capito, è un dj. Sceglie nel suo archivio cinefilo la traccia indie che preferisce, quella firmata Wes Anderson: teatralità, colori saturi, volti tristi, eleganza pop. E la mixa con i suoi temi, stilemi, feticci. Dallo spettacolo teatrale di Genovesi (in odor di...
Arborescenze di mistero, intorno a un’assenza: strade perdute di un’opera corale, vie e vite che si ritrovano, falsi movimenti. Un girotondo noir in una Sidney desolante, un giallo in cui a rivelarsi è la misura del dolore umano, un teatro di maschere troppo strette sui volti: fanno sanguinare...
«Ero il più grande esperto di palloni volanti alle fiere, finché un giorno [...] accadde un incidente: [...] il vento cambiò e il pallone scese verso il centro di questa città, dove fui acclamato come Oz: il primo mago piovuto dal cielo». Così, in Il mago di Oz (1939), il truffaldino sovrano...
«Il mio augurio a tutti voi, a ciascuno di voi, è che abbiate un motivo per indignarvi. È fondamentale. Quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati. Abbracciamo un’evoluzione storica e il grande corso della Storia continua grazie...
Una donna e ombre dal passato, il Muro di Berlino, l’occhio vigile della Stasi, il desiderio di fuga: questi gli elementi che s’agitano sulla superficie di La scelta di Barbara, uno dei titoli europei maggiormente amati nel 2012, in sala da noi a partire dal 14 marzo 2013. È la prima...
Si dice che gli anni dal 1976 al 1978, quelli che separano il periodo dei melodrammi sociali, brechtiani, didattici (Il diritto del più forte, per esempio) da quello dei sofisticati ritratti femminili, dei solchi della Storia sui volti sfatti di muse sfinite («O vita, o Hanna Schygulla...
Dopo La nave dolce di Daniele Vicari, giunge nelle nostre sale Anija. La nave, documentario che racconta degli esodi albanesi degli Anni 90 verso le coste italiane: fughe di massa, reazioni sfinite dalle chiusure ermetiche del comunismo (1991) o rabbiose contro le inefficenze mafiose e immature...
Perla nera, pietra fondativa del genere slasher, non solo (ovviamente) italiano. Gore barocco ed espressionista, ironico e cruento, intransigente, mai accomodante: un rituale di macelleria, psichedelico ma realista, con dialoghi che dicono che quelle viscere, in fondo, appartengono ad...
Peter Del Monte, autore legato a quegli Anni 80 italiani obliati, percorre in digitale tracce di una vita amorosa, seguendo i passi dolenti che accompagnano un amore alla follia. Con la giusta misura, mette in scena un discorso, non solo amoroso, che intreccia problematiche e punti di...
Saggio in forma di film sulla costruzione del corpo mediale del leader (da presenza in carne e ossa a immagine, poi a Mito statuario), mélo sull’incomunicabilità verso il Potere, messa in scena frontale del fascismo antropologico italiano, vocazione profonda che colonizza la mente del diverso....
Trattato come un oltraggio alla Mostra di Venezia, considerato un neo nella carriera di Vincenzo Marra, L’ora di punta è un racconto morale sul contemporaneo, gemello di L’uomo privato di Greco. E dice, soprattutto, di come l’estetica seriale del cinema mainstream italiano sia...
Adattando un capolavoro solista di Lucentini, infilmabile perché capace di creare un mondo, reale e mentale, tramite le balbuzie, le sgrammaticature, i neologismi di un linguaggio, Emidio Greco gira una miniatura postpasoliniana, una commedia umana che sa articolare una lingua propria....
«Perché ci state facendo questo?». «Perché siete in casa». Esercizio di stile e sadismo, funny game impietoso, ambiguo. Trama esilissima, l’orrore puro, senza necessità: esercizio di stile portentoso, amorale, perturbante. Con il folk sublime di Joanna Newsom, Billy Bragg & Wilco a...
Frammenti di documentario proiettati dal racconto di un alieno, uscito dai folli di Qualcuno volò sul nido del cuculo (Brad Dourif). Filmati della Nasa riscritti dalla voce fuori campo del narratore menzognero. Ma affidabile: perché quelle immagini che indicano sempre quello che non...
Spring Breakers. Una vacanza da sballo è uno dei film dell’anno. Punto. Non piacerà a chi è uso abboccare alle pacchiane strategie di marketing, con quel sottotitolo italiano idiota che occhieggia dolce agli umori di qualche film per adolescenti firmato John Hughes. Non piacerà alle...
Quel che c’è dietro il desiderio di un uomo: Dorrington vuole volare, definire se stesso ridefinendo i propri limiti, dare un senso al sacrificio di un amico morto per una missione analoga, redimere la propria colpa. Herzog capta le oscillazioni di questi movimenti dell’anima, che si riflettono...
Andrea Papini, già regista di due eccentrici noir dall'estetica digitale, fluidi nell'affrontare i generi e pronti a seguire link perduti (i cui titoli, significativi, sono La velocità della luce e La misura del confine), torna con questo progetto che si definisce "...
Il Faust secondo René Clair: mondano e pop, folclorico e ammiccante. Inquietante proprio per questo. Eccede nel labirinto narrativo, difetta di profondità. Rimangono la delizia artigiana di un’intricata favola gotica, una didascalica morale di massa, brandelli di grande cinema popolare...
Clara abita a Milano, ha 21 anni, a Las Vegas ha sposato Matteo, studia e ha un'idea precisa su come guadagnarsi da vivere: fondare un sito indie porno, sulle orme del celebre suicidegirl.com (che negli Usa sforna performer adorate come rockstar e che in Italia ha lanciato i talenti musicali di...
Iran, 1953: 4 donne, un giardino d’orchidee, la Storia. Shrin Neshat, benemerita videoartista, fa cinema politico partendo dalla forma, liberando le sue protagoniste dagli stereotipi, la narrazione dalla logica, il tempo dalla durata. Le sue immagini, virtuosistiche, oniriche, sfuggono le...
Dopo I peccati di Madame Bovary, Sergio e Luciano Martino adottano il corpo conturbante di Edwige Fenech, nel primo capitolo di una collaborazione che qui segue i passi di Dario Argento. Febbrile allucinazione sadomasochistica, in un labirinto giallo. Cult movie d’esportazione.
Il film come lavoro collettivo: opera sperimentale di Nicholas Ray («il cinema», direbbe Godard), lacerti di narrazione che sono soprattutto un documentario sulle riprese, traccia dell’evolversi di un gesto creativo, immagini in split screen che sono vita nell’atto di donarsi al cinematografo....
«Girlfriend in a coma I know I know it's serious» cantavano gli Smiths. Serio il coma dello?Stivale, serio Bill Emmott che, con la complicità di Annalisa Piras, gira il suo viaggio in Italia: omino buffo dal cuore liberale, il fu direttore del "The Economist" cazzia e mazzia (come ha...
Il film che, con Vittime di guerra di De Palma, fa della rappresentazione del Vietnam una questione di memoria: Coppola sottrae il conflitto all’allegoria sanguinolenta di Apocalypse Now, seppellisce i morti, elaborando un lutto che è anche quello personale di un padre (per...
Vittime di guerra aggiornato alle nuove tecnologie: collage di reperti, rifacimento di materiale presente in Rete sull’atrocità dell’Iraq. De Palma ci dice che le immagini sono sempre in abisso: si frammentano, estetizzano e testimoniano, colgono e obnubilano i fatti. Possibile...
Negli Anni Zero, in Francia, s’è fatto strada un horror di violenza estrema, estremamente politico, incentrato sulla Donna come luogo d’elaborazione metaforica. Questo film è la cristallizzazione parodica, parossistica, di quel movimento. Riot & zombie movie, tra il polar e Carpenter,...
Bertolucci minimale, sinfonia per due solitudini, come Ultimo tango e Io e Te. Un sacrificio d’amore silenzioso, mentre la musica risuona e la mdp, chiusa in interni, accarezza la pelle dei protagonisti, ne articola il lessico emotivo in movimenti impossibili, comprendendo il...
Sono ossessionati dalle immagini come forma di memoria, Farocki e Ujica, e tessono la trama dei giorni della caduta di Ceausescu in un found footage che è traccia video corale di una rivoluzione. Il controcanto? Quel testo definitivo sulla messa in scena del Potere che è Autobiografia lui...