
Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Non occorre essere analisti esperti dei fenomeni di variazione dell’audience televisiva per interpretare il dato di un collasso così evidente: con i suoi 10 milioni scarsi di spettatori (l’equivalente di un’ottima serata del Festival di Sanremo da noi, a fronte della sterminata platea...
Temple of the Dog dei Temple of the Dog (1991)
Seattle, 1990: nasce l’estemporanea formazione dei Temple of the Dog. “Supergruppo”, si diceva una volta, destinato a vita contingentemente effimera ma a lasciare un segno indelebile. Dopo la morte di Andrew Wood, cantante...
Si sta parlando pochissimo (o forse sono io che non leggo abbastanza) del fatto che, perlomeno da noi, è la prima volta in assoluto che - con l’eccezione della brevissima tenitura di Il processo ai Chicago 7 - nessuno degli otto titoli (sempre meno: vedrete che a breve...
Spiderland degli Slint (1991)
La regola del 12: nel 1955 Rock Around the Clock sconvolge per sempre il XX secolo e da allora si calcola una rivoluzione in media ogni 12 anni, con il 1967 come anno cardine di sempre, seguito da 1979 e 1991. Su quest’...
Non avevo mai digitato su Google “parental control”: è stato divertente. Una marea di pagine dedicate alla presunta protezione dei diritti dei minori e alla salvaguardia delle esigenze delle famiglie con bimbi e/o adolescenti; tutorial su come installare programmi...
Senza voler tornare su genesi e motivazioni (vedi n. 11/2021), sconcerta un po’ che molti vedano nell’affaire (cioè nella sua attivazione dal basso del fandom) chissà quale precedente, preconizzando sollevazioni internazional-popolari per qualunque altra opera rimaneggiata (sai che...
Youth of America dei Wipers (1981)
Nel pieno del riflusso/rifiuto del punk che in Europa ha già ceduto il passo alla new wave, i Wipers di Greg Sage pubblicano il loro secondo LP (Park Avenue, 6t, 30:40) imponendo una sterzata in senso “noise” alla musica...
Nella moderna Mumbai, la giovane Kamala, in fuga da sempre da un destino di sposa-bambina, vive con il nonno e la sorellina Tara, vende fiori agli angoli delle strade, si esibisce per necessità e all’insaputa dei famigliari in un locale notturno e s’innamora del giovane musulmano Salim mentre...
Da quando ero bambino, per l’esattezza dal 1977 (avevo 10 anni, ora ne ho 54), grazie a un proiezionista “complice” di un cinema di Milano che non esiste più, ho conservato (dire “collezionato” è inadeguato, l’unico criterio è stata più o meno la madeleine o il puro piacere grafico) tanti...
Il 6 marzo si è concluso il 71° Festival di Sanremo: è tempo di tirare le somme e di darsi ai bilanci, per capire cosa ha funzionato e cosa no di questa edizione ai tempi del Covid-19.
Il ghiaccio e il deserto sono quasi sempre bellissimi da vedere e ascoltare, nei film. Siano quelli di Hoth e Tatooine nella saga di Star Wars, siano quelli di L’arciere di ghiaccio di Nils Gaup (qualcuno se lo ricorda? È il più grande ice movie -...
If I Could Only Remember My Name di David Crosby (1971)
Compie 50 anni, ma il suo suono e il suo fascino sono da sempre fuori dal tempo. Non è solo il primo LP solista di un uomo già leggendario, ma una specie di summa (ed epitaffio) dell’irripetibile...
Nella mia vita precedente, nel vecchio mondo, venivo pagato (poco) anche per recensire i film in uscita nelle sale cittadine sul supplemento settimanale milanese - ora in animazione sospesa - del maggior quotidiano d’Italia. C’erano da fare alcune cose: coprire le novità, ovviamente; andare...
Let England Shake di PJ Harvey (2011) Poco, una decade, per dire che un album è degno di passare alla Storia? No. In un’epoca parca di opere, per l’appunto, epocali, l’ottavo LP (Island/Vagrant, 12t, 40:15) di PJ Harvey - o il decimo, se si considerano i due in società...
«Benvenuto in questa dolce, accogliente, non troppo grande ma seducente cittadina del New England...». Queste parole non vi diranno nulla, a meno che non siate dei disneyani compulsivi (e un po’ masochisti): sono l’incipit della canzone che apre Lilli e il Vagabondo II - Il cucciolo ribelle...
Uncle Anesthesia degli Screaming Trees 29 gennaio 1991: esce l’album (Epic, 13t, 47:05) con cui Mark Lanegan e i fratelli Conner arrivano a due punti di svolta. Il primo, contrattuale (è l’epoca in cui le major si accaparrano tutto tra Seattle e dintorni); il secondo,...
Per esempio. Wonder Woman: 1984. Io l’ho visto, inutile girarci intorno. E anche molti miei colleghi o semplici conoscenti che hanno preferito l’opzione veloce, peraltro stanchissimi di dedicare a un film una volta e mezza il tempo di durata (cioè: un’ora per compulsare una home alla...
This Is Our Music dei Galaxie 500
Malinconia spaziale e chitarre, torpore psicotropo e cavalcate pop-psichedeliche laddove lo psych va inteso in accezione di sofficità lisergica. I Velvet Underground piazzati a mo’ di santino prima in cameretta e poi in studio (...
Limitiamoci ai film italiani “di Natale” usciti sulle piattaforme: belli o meno (meno...) e già in qualche caso istintivamente concepiti nel ritmo, struttura e composizione del quadro per superfici “ridotte” (e anche di ciò dovremo iniziare a tener conto: per quanti pollici uno abbia in...
Iniziamo dall’inevitabile obiezione finale: «…E allora la terza trilogia?». Tenete a mente, ci torniamo. The Mandalorian (vedi recensione sul Film Tv n. 52/2020) è certo un’operazione interessante: rilegge, rilancia, ricuce, rigenera, rievoca. Tutto sotto l’egida di un...
Fine anno, tempo di classifiche e bilanci. Sappiamo bene come il 2020 sia stato - ahinoi - “particolare” e vale la pena soffermarsi su alcune delle cose che ci ha insegnato. Per esempio, che una volta in Italia uscivano al cinema circa 500 film all’anno di cui neanche un terzo...
THE COMPLETE 1969 RECORDINGS KING CRIMSON, DGM, DA €153
Dopo una serie infinita di ristampe, protrattasi negli anni per regalare nuove esperienze di ascolto del capolavoro In the Court of the Crimson King, arriva l’orgia definitiva, con la raccolta di tutte le...
Riapro per caso Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, e mi metto a cercare le mie sottolineature di gioventù (a matita, come un tempo si usava). Per un nutrito numero di pagine non ne trovo nemmeno una, poi per caso mi cade l’occhio su tre righe in cui il segno della grafite è calcato...
Il protagonista di The Head Hunter è un cacciatore di mostri: un po’ perché è il suo “mestiere” (un corno/sirena che risuona nel nulla lo chiama a un “dovere” sporadicamente operaio), un po’ perché una delle creature che non è riuscito a sconfiggere gli ha ucciso la figlia e la sua...
Confusi e infelici. L’ormai famigerato Mulan esce in Blu-ray e dvd (quest’ultimo formato anche in allegato a “TV Sorrisi e canzoni”, a un prezzo inferiore di quello a cui lo si trova su Amazon, dove è diventato disponibile pure su Prime Video Store che lo noleggia a meno di quanto...
Il “piano B”, per affrontare l’imprevisto. Tutti ne dovremmo avere uno, ché nella vita, si sa, non c’è niente che dura. Certo, se gli eventi con cui confrontarsi sono la malattia o la morte è noto che si possa fare ben poco; ma a tutto il resto, come ci dicevano i nonni, c’è...
Forse l’ho già scritto da qualche parte, probabilmente proprio qui. La prima volta che ho visto Au hasard Balthazar è stato su un vecchio televisore Mivar da 15” che avevo in cameretta. Questo non mi ha impedito di rimanere astratto dal mondo per 95 minuti al termine dei quali avevo...
Anni e anni a sostenere (magari non a torto) che lo strapotere di Hollywood ha progressivamente tolto spazio alla diffusione delle cinematografie altre. Che i blockbuster soffocavano il prodotto nostrano. Che il futuro sarebbe stato dei multiplex a 200 schermi di avidi esercenti lieti...
Gli anni 80 di Lacci film stanno agli anni 60 di Lacci romanzo come più o meno l’età anagrafica di Luchetti a quella di Starnone. L’operazione di aggiornamento/aderenza autoriale (?) è quindi legittima, sia che si tratti di una traslazione intima e/o...
Quindi, ricapitolando. Mentre Mulan ha dato risultati superiori alle aspettative (incremento di abbonati alla piattaforma e introiti VOD a Disney+ per centinaia di milioni di dollari, pare), il flop relativo nelle sale di Tenet su cui erano...