Filippo Mazzarella

Filippo Mazzarella

Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Cattivi pensieri - FilmTv n° 41/2011

Gioca, precario, tutto va bene. Qualche cattivo pensiero addietro, mi rivolgevo a un trasformista Gregor Samsa indispettito dalla nonchalance ideologica che lo ha visto passare a testimonial di quella macchina della fortuna a cui gli italiani meno abbienti e più illusi devolvono...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 40/2011

Citiamo. «Quando facevo il critico, pensavo che un film per essere riuscito dovesse esprimere simultaneamente un’idea del mondo e un’idea del cinema» (François Truffaut). E anche. «Il cinismo è l’arte di vedere le cose come sono e non come dovrebbero essere» (Oscar Wilde). Un criticocinico...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 39/2011

Con un comunicato laconico e sobrio, com’è da sempre loro stile, i R.E.M. hanno annunciato il loro scioglimento. «The skill in attending a party is knowing when it’s time to leave» («L’arte dello stare a una festa è capire quand’è ora di andare») dice Michael Stipe. Santo pensiero, che per...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 38/2011

Un giovanissimo blogger musicale di L.A. mi mostra pavone la sua collezione di 21 mila e rotti “album”. Virgolette. Ché per quanto maniacalmente completi di copertine, testi e perfino eventuali inserti, gli “album” stanno tutti in una scatolina nera grande come due pacchetti di sigarette:...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 37/2011

…à rebours, per decenni. 1951: Rashomon di Kurosawa. 1961: L’anno scorso a Marienbad di Resnais. 1971: Mostra non competitiva. 1981: Anni di piombo della Von Trotta. 1991: Urga. Territorio d’amore di Mikhalkov. 2001: Monsoon Wedding...

Cinerama - FilmTv n° 36/2011

Sarà che il cinema di Gaglianone ruota da sempre attorno a un'idea di urgenza morale che già nel romanzo di Massaron emerge a fatica malgrado il tema forte della pedofilia; sarà che dopo il balzo in avanti di Pietro tornare a misurarsi a livello di struttura narrativa con quelle...

Editoriale - FilmTv n° 35/2011

…e si perpetua l’officio del rito veneziano, con l’attenzione tricolore tutta concentrata al solito sulle luci dei tre titoli in Concorso (e le ombre dell’annunciato quarto, Amelio, che se n’è andato in trasferta altrove…) e sull’extraterritorialità da coloristi del VascoRossiMovie che va a...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 34/2011

L’invisibile überflop (devo riconoscere il copyright della definizione ad Andrea Fornasiero) negli Stati Uniti di Milo su Marte, che da noi in sala ha fatto solo un’uscita tecnica per poi finire (male) sugli scaffali delle poche videoteche ancora esistenti, è stato la goccia che ha...

Mondo in mi 7a - FilmTv n° 34/2011

Loro erano qui prima, come sottolinea l’ironico titolo del loro nuovo album Here Before (Bar None) con cui tornano a vent’anni di distanza dal precedente Time for a Witness. Prima della revisione Made in R.E.M. del jingle jangle dei Byrds, prima del diluvio indie,...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 32/2011

Domenica, e niente da fare. Zampetto per ore tra blog, Facebook, siti di critica online. Passo in rassegna i film più importanti dell’ultimo mese. E vedo e sento e avverto che dietro la superficialità e la tronfia presupponenza di quasi ogni parola e opinione e posizione di recensori a me...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 31/2011

Anders Behring Breivik. Nome perfetto per un regista “dogma”, se ancora ne esistesse qualcuno. Ma anche per passare alla cassa dei quindici minuti di fama e Storia che a nessuno più si negano come quello di un giovine nazi-idealista che da solo è stato capace di fare cento morti in un colpo...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 30/2011

Già da qualche mese mi ero ripromesso di utilizzare il pulpito dei cattivi pensieri di questa settimana solo per unirmi ai festeggiamenti (che spero siano stati adeguati) per gli ottant’anni del maestro Ermanno Olmi, rinunciando di fatto alla normale funzione di servizio della rubrica e...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 29/2011

All’ultima edizione della Milanesiana, Piergiorgio Odifreddi ha rispolverato per un attimo il suo “ateismo provocatore“ definendo la Bibbia come una delle grandi opere di finzione della storia della letteratura. La battuta era vecchia e, giustamente, non ha generato reazioni (anche gli esegeti...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 28/2011

Ecco. Viviamo nell’era del caos sistemico enunciato dal compianto Giovanni Arrighi come (più o meno) «l’incapacità di un sistema economico di dare risposte equilibratrici agli shock esterni che non riescono più a essere assorbiti e producono caos esponenziale». Solo che, oggi, la definizione...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 27/2011

Domanda: quando, oggi, un film è brutto? Capiamoci: non parlo di contenuti, etica, politica, “messaggio”. Solo di forma. La risposta, se confrontiamo la confezione media del cinema di consumo italiano e straniero degli anni Duemila anche solo con quella di un decennio fa, è:...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 26/2011

Prendete un genere, il fantasy storico, che normalmente non è che sia proprio sinonimo di “cool”. Prendete ora un regista senza nome, una onesta nullità. Poniamo: un Dominic Sena. Ora prendete un attore che invece un nome (e pure un Oscar) ce l’ha ma che automaticamente non garantisce sfracelli...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 25/2011

Ah, però. Ultimo segno in ordine di tempo, anche se non si capisce bene perché (del resto non si capisce neanche cosa c’entri il titolo Manifesto futurista della nuova umanità col testo dell’orrido brano), nel finale del nuovo video di Vasco, un’Origine du Monde di Courbet...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 24/2011

Succedono cose. Per esempio. Schivata la “tassa di scopo” sul cinema che avrebbe portato gli spettatori di, che so, Angelopoulos a sborsare un euro in più per agevolare i Vanzina, è in ballo un decreto sulla presenza obbligata di «personale addetto ai servizi di controllo» (leggi: buttafuori)...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 23/2011

Quattro convinzioni e un funerale. Sono convinto che se anziché «Regia di Jodie Foster» ci fosse stato scritto «Un film di Jonathan Demme» in molti avrebbero salutato Mr. Beaver come un capolavoro. Sono convinto che se Benigni al Tg1 non lo avesse paragonato a Michelangelo, Emanuele...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 22/2011

Due obnubilanti settimane di Croisette hanno fatto sì che il nuovo attacco al Festivàl del Cinema di Roma del neonato ministro della Cultura Galàn passasse inosservato dai più e ampiamente censurato dai meno. Ovvero. È successo che, durante una visita al Salone del Libro di Torino e quindi...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 21/2011

Come si fa ad avere cattivi pensieri in questa settimana dei miracoli? Non si può. Non si deve. Nelle sale, c’è un film gigantesco, immenso, infinito, The Tree of Life, che sembra venire dal passato ma che in realtà è una sonda dal futuro avanzata come e più e meglio e oltre Avatar...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 20/2011

«Gesù gli disse: “Perché mi hai visto, tu hai creduto. Beati coloro che non hanno visto e hanno creduto!”» (Giovanni 20:29, ma anche Obama 02/05). La parola Cannes, esiste. Ma Cannes, esiste? Accade davvero? E come? E dove? E soprattutto: per chi? Non saprei (più). Non m’importa (più). Cannes...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 19/2011

Chi ha bisogno di supereroi quando i veri capitanamerica pigliano il nemico pubblico n.1 e lo buttano a mare senza neanche farci vedere come? Eppure. Quand’ero piccolo e senza lavoro, volevo essere un famoso X-Man della Marvel: Angelo. Per volare. Da grande, mi sono ritrovato invece a...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 18/2011

A volte vorrei essere giovane. Cioè, giovane dentro, ché fuori dico ancora la mia. Tipo: oh, raga, bella lì. Cose così. A volte vorrei essere più sul pezzo. Cioè, per entrare a vedere Kick-Ass con quel nonsocosa che hanno quelli che li noti che proprio godono e ululano. O per vivere...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 17/2011

Dal criptomarxista don Giulio alla viltade dantesca del cardinal Melville, 25 anni di liturgia morettiana bruciano nell’immensa, stratificata, perfetta imperfezione di Habemus Papam. Nel 1985, dicevamo che Moretti era il latore massimo di un sinistro orrore per l’altro...

Editoriale - FilmTv n° 16/2011

Non voglio entrare nel merito artistico (anzi sì: fa schifo) della fiction di Rai1 Giulio Base’s La donna della domenica né fare incongrui paragoni con l’originale di Luigi Comencini (già non tra i migliori Comencini), ma solo ricordare che anche quel precedente adattamento del romanzo...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 15/2011

Ollallà. Siamo in guerra. E in guerra, si sa, sparare sulla Croce Rossa non è buona cosa. Ora: anche se la furia con cui Natalia Aspesi si è scagliata su “la Repubblica” contro il cinematograficamente inguardabile e ideologicamente impresentabile Goodbye Mama della sedicente regista...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 14/2011

Chi l’ha visto? Silvio Forever, intendo. Pochi, forse neanche buoni. Cui prodest, dunque, come ben si chiede Maurizio Porro dalle colonne del compiacente Corsera? Non sono le uniche domande che solleva l’opera (?) di Faenza/Macelloni, autobiografia (?) non autorizzata del...

Cattivi pensieri - FilmTv n° 13/2011

Si sa che il cinema americano (un certo cinema, certo: ma proprio quel cinema americano di cui da sempre siamo certi) è un’arte che si regge (anche) sul calcolo, sul ritorno d’investimento, sul marketing. Sul business, insomma. Questa verità incontestabile non ci ha impedito...

Cinerama - FilmTv n° 12/2011

Se ogni valore morale deve misurarsi con la realtà cui lo si applica, Non lasciarmi non poteva che essere raccontato in un presente distopico. In un'Inghilterra uguale e diversa da quella contemporanea, tre ragazzi (Mulligan, Garfield, Knightley: uno più bravo dell'altro) cresciuti in...

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