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Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Ci sono registi che fanno i musicisti. Per diletto, come Woody Allen che suona soltanto. Ma anche registi che fanno i compositori delle loro stesse colonne sonore. Prendendosi un po’ più seriamente, e con risultati anche notevoli. Come, in illo tempore, Chaplin. Come, oggi (in ordine...
Qualsiasi cosa “è”, sarà “era”. Al termine di Piccolo Buddha di Bertolucci, una mano disfa un mandala. Ve lo ricordate? Probabilmente no, a meno che all’epoca della sua uscita non siate rimasti in sala fino alla fine dei titoli di coda o non abbiate fatto la stessa cosa (ri)vedendolo...
Faccio parte di una categoria per cui stare tre giorni a letto ammazzato da quaranta di febbre non è una disgrazia, ma un vantaggio. E già di questo dovrei ringraziare Dio o chi per lui. Per esempio (giorno 1): ho saltato (giustificato, come si diceva a scuola) ben tre anteprime stampa di...
Sarà che invecchio, ma l’elenco dei big di Sanremo mi sembra da anni sempre più simile alla lineup dell’Isola dei Famosi : però ho finito di arrovellarmi sul perché, malgrado la mia onniscienza, troppi nomi in gara mi suonino ignoti. Il tempo gira troppo velocemente per queste...
Come mi disse un grandissimo critico musicale tanti anni fa all’ascolto di una pietra miliare come Sugarshit Sharp dei Pussy Galore, «sono importanti i primi trenta secondi». Una regola che qualche volta vale anche nella vita, spesso con le donne, quasi mai per il cinema, ma sempre...
«È andata così. Proprio come sentivo che poteva andare». Sta andando così. Sono terrorizzato. Siamo terrorizzati. [Non solo dai fuoricampo delle immagini dei tg, ormai prive anche del fascino perverso e kolossal e mozzafiato della moltiplicazione infinita dei punti di vista dell’attacco alle...
Alla fine, è stato un anno bellissimo. No, lo so. Mica in toto. Ma per la musica. Malgrado gli U2. Malgrado i Pink Floyd e Lo Stato Sociale, i Pixies e Prince, Le Luci della Centrale Elettrica e Bruce Springsteen. Dischi (?) stupendi: oceani di poesia, espressa in modo tradizionale o celata tra...
Caro Esercente, alla luce di quanto accaduto in questi giorni […] con il nostro film XXX, pensiamo sia indispensabile mettervi al corrente che riteniamo giunto il momento di sancire una regola che in futuro tuteli e legittimi l’operato di YYY Pictures Italia: d’ora in avanti, a qualsiasi...
Sto per fare un’affermazione che ai più sembrerà falsa ed effettistica ma che vi assicuro essere vera (ho i testimoni, posso fornirvene i nomi in privato). Da sette anni a questa parte, dedico ogni sera di Capodanno (intendo il primo gennaio, ché a San Silvestro invece non ho ancora smesso di...
Di cosa è fatto un anno, in musica? Di dischi, certo. O quel che ne resta. Di download (quanto legali?). Di videoclip, anche se a sfogliare le riviste di tendenza di trent’anni fa sarebbero dovuti essere la forma d’arte del futuro e oggi sono una roba residuale (e con budget sempre minori) di...
Mi piacciono i dischi natalizi. Lo dicevo esattamente un anno fa, e lo ripeto. Anche perché proprio in quell’occasione (tolta la valanga di hate mail piombatami sulla nuca per la stroncatura dei Pink Floyd…) si registrò il feedback maggiore mai ricevuto per questa rubrica. Allora...
«Io me ne andrei», come diceva Claudio Baglioni. Me ne andrei. Per non essere più costretto a veder trattare il cinema italiano delle feste come una notizia da sommario del telegiornale. Per non dover più vedere Vendola da Fazio a gridare Pride come neanche Bono degli U2 in the...
Ed è già dicembre. Tempo di consuntivi, di playlist, di analisi del box office eccetera. Quando un anno si chiude mentre un altro si affaccia, foriero di novità e promesse. Lo so: sembro Marzullo. Comunque. Da qualche anno, il computo generale delle uscite in sala per compilare annuari e...
Chi scrive reputa The Piper at the Gates of Dawn disco da isola deserta ed è un barrettiano d’acciaio. Ma ha sempre giustificato le masse per cui i VERI Pink Floyd sono stati quelli dell’escalation gestionale di Roger Waters: dai 47 dischi di platino di The Dark Side of the Moon...
Per motivi radiofonici, dall’inizio del 2013 passo in Piemonte (lo so, è generico: ma c’è un motivo) un giorno alla settimana e talvolta anche due (come sa lo psichedelico edicolante Matteo che alle sette del mattino - dormo molto poco - è spesso già sfinito dalla mia logorrea). Quando mi...
Dopo 13 anni di silenzio, è tornato Aphex Twin. Peccato che 13 anni non siano bastati a esaurire l’ascolto di quanto avesse registrato fino al momento in cui ha smesso di tacere. Dopo 13 anni, ovvero dall’epoca in cui ancora in pochi scaricavano la musica, è tornato Aphex Twin. Peccato che il...
Guardi la copertina e non ci credi. Lui, King Buzzo, è inconfondibile. E vabbè. L’altro, Dale Crover, pare Tarantino (più) stempiato, ma ok. E gli altri due? Cioè: sembrano Paul Leary e Jeff Pinkus, chitarrista e bassista dei mai dimenticati Butthole Surfers. Oddìo: SONO Leary e Pinkus. Che ci...
Sabato 11 ottobre 2014. Fidanzati cinefili sui venticinque in coda a un multiplex alle porte di Milano. [Che siano cinefili lo si evince dal fatto che stanno commentando il numero con tutti i film dell’anno che “Segnocinema” pubblica ogni settembre da trentadue anni a questa parte (e in...
Non ce n’è. Dei quattro Kiss originali (lo so: molti di voi saranno già passati ad altra parte del giornale), il mio preferito è sempre stato Ace Frehley. Ovvero l’alieno, come usava identificarlo da noi, ché in originale era Star Child, ossia “figlio delle stelle”, ma dopo il 1977 veniva in...
Ho questo titolo di rubrica e non ho mai nominato David Lynch. Lo faccio ora. Quest’estate ho ordinato (e mi sono rivisto, secondo per secondo) il box in edizione limitata a 1.000 copie in Blu-ray con le due stagioni di I segreti di Twin Peaks più Fuoco cammina con me....
Dice: ma tu sei passatista. Sì, e allora? Cioè: da almeno vent’anni (il grunge, diciamo) in ambito rock non accade nulla o quasi di realmente innovativo. Quindi: sempre meglio gli originali. Prendete i Velvet Underground. O i Black Sabbath. Se avessero avuto un solo cent da tutti i loro...
Avete presente i manifesti dei circhi di tanti anni fa? Quelli dove a sovrastare i nomi a volte bizzarri delle famiglie in tournée c’era sempre il viso sorridente del pagliaccio semi-calvo col nasone rosso e le labbra rimarcate e cerchiate tipo Heath Ledger in Il cavaliere oscuro?...
Mi arriva per questa rubrica una mail di elogi imbarazzanti. Sembra uno scherzo, ma è firmata con nome e cognome. Ne estraggo il finale: «Mi fai una playlist per far innamorare un ragazzo?». Non è la prima volta che lettori temerari scrivono per parlare di musica e finiscono col parlare di...
Quante cose si sono sentite, viste, lette, in questa estate quasi finita e mai iniziata. Quanti compagni di avventura dati per eterni sono scomparsi. Una star come non ne nasceranno mai più: Lauren Bacall. Un produttore che ha cambiato il cinema come nessun altro potrà mai fare: Menahem Golan....
La prima recensione italiana di The Walking Dead (il comic book), dieci anni fa, sul “Corriere della Sera” (bei tempi), portava la mia firma. Buon profeta, mi auguravo un futuro radioso per quelle pagine disegnate in cui già si intuiva che l’aspetto più horror della cosa non sarebbero...
Prendete, tipo, James Blake. Una faccetta bella che nel 2011 ha fatto gridare tutti al miracolo con un disco d’esordio intrinsecamente da terzo millennio ma dove a conti fatti l’intuizione era semplicemente quella di refrigerare roba antica (il soul) sotto una zozzeria elettronica/dubstep/...
E c***o disse il Gufo che era un uomo di poche parole. Stavolta l’avevamo combinata grossa, davvero. E io me ne vado disse sempre il Gufo ma il Pipetta lo bloccò perentorio con un no tu non ti muovi di un millimetro o sei morto, pirla. Gli piaceva dire pirla al Pipetta che stava al Quadraro...
Un motore di ricerca qualunque vi dirà che i Wolves in the Throne Room sono una band “black metal”. Termine che fa rizzare i capelli, comprensibilmente, a molti: perché è un genere alla portata di pochi, e perché il 90% delle band che lo praticano è genuino come un falso d’autore. La differenza...
«Ricordo benissimo come fu che cessai di dipingere. Una sera, dopo essere stato otto ore di seguito nel mio studio, quando dipingendo per cinque, dieci minuti e quando gettandomi sul divano e restandoci disteso, con gli occhi al soffitto, una o due ore; tutto ad un tratto, come per un’...
Ottavo album dal 1994, Piano Nights ([PIAS] Recordings, 9t, 61:11) del collettivo tedesco dark ambient/jazz Bohren & Der Club of Gore si presenta come un ritorno alle origini dopo che nel 2011 l’opera breve Beileid aveva lasciato intendere di volersi misurare con un’...